Benevento, la perla del Sannio: dopo Roma è la città con più reperti egizi

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egitto

Il capoluogo sannita dell’omonima provincia ha parecchi reperti di epoca egizia, che la rendono una città molto più particolare di quanto possa sembrare

Benevento, capoluogo dell’omonima provincia, conta circa 57.000 abitanti, e ha una storia incredibile alle sue spalle: “Benevento ha una storia, anzi dirò di più che, se avvenne una di quelle province meridionali d’Italia, questa storia è incarnata alla storia di Benevento”. Queste le parole di Carlo Torre, politico italiano vissuto nel XIX secolo, ebbene, mai parole furono così giuste e appropriate.

La storia di Benevento ha radici molto antiche che va dagli antichi romani, come testimonia l’arco traiano della città passando per il medioevo, tra sede vescovile e invasioni varie e l’età moderna tra ducato di Benevento, stato papale e Regno di Napoli, fino ad arrivare all’unità d’Italia, dove ricominciò un a seconda vita, passando per tutto il ‘900 fino ai giorni nostri. Una storia così lunga, variegata e complessa che rappresenta in parte la storia anche del nostro paese attraverso i secoli.

Un dettaglio però che in pochi forse sapranno è che Benevento, oltre ad essere una città piena di siti culturali e ottima per trascorrere tempo libero, tra montagne, escursioni e laghi, dopo Roma è la città con più reperti egizi. Ciò risale all’epoca romana, dove la città fu un centro per la religione egizia, infatti fu l’imperatore Domiziano a volere lì il tempio di Iside, costruito tra l’88 ed l’89 d.C. con materiali proprio di provenienza egizia.

I ritrovamenti di questi reperti, principalmente statue, avvennero a intermittenza durante i secoli, tra l’800 e il 900. Un grande scavo venne effettuato agli inizi del XX secolo che riesumò tantissimi reperti, principalmente statue, che confermò la presenza di un santuario di grandi dimensioni, un tempio faraonico in Europa. Secondo l’ipotesi di alcuni studiosi a Benevento potrebbero esserci persino tre santuari, oltre al sopracitato di Iside, con addirittura un viale grande pieno di statue e sfingi, però mai trovato.

Nel 1826, dopo un primo scavo, Champollion, linguista e egittologo francese, tradusse i geroglifici dei due obelischi trovati, confermando proprio la presenza del tempio egizio. Tutt’oggi sono presenti a Benevento obelischi egizi: uno si trova in Piazza Papiniano, l’altro invece si trova all’interno del Museo del Sannio.

Benevento, ma in generale tutta la sua provincia, è un luogo pieno di bellezza e tesori, sia naturali sia culturali e archeologici. Una parla che, spesso viene oscurata dalla presenza nella stessa regione di altre bellezze, come il golfo, la costiera e gli scavi di Pompei, ma è giusto tenere a mente anche Benevento, perché può stupire veramente tanto la quantità di bellezza che si può trovare anche nei luoghi a noi poco conosciuti.

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