Collio Evolution2025: Il Friulano tra identità e vocazione nel cuore del territorio

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Ci sono momenti in cui un territorio decide di mettersi alla prova, fermarsi e raccontarsi con sincerità, per capire chi è e dove sta andando

Il Collio lo ha fatto con Collio Evolution, prima edizione di un evento che, dal 25 al 27 ottobre, ha animato Gorizia e Cormòns con incontri, degustazioni e riflessioni, aperto ai visitatori e pensato per dare voce a una comunità consapevole della propria identità e delle proprie sfide.

Protagonista assoluto è stato il Friulano, scelto come simbolo del presente del Collio e della sua cifra più autentica. Come ha spiegato Luca Raccaro, presidente del Consorzio Tutela Vini Collio: “Abbiamo voluto iniziare con il Friulano perché è uno dei vini autoctoni più rappresentativi, quello che tutti potevano portare e interpretare alla manifestazione, e la sua capacità di evolvere nel tempo rende evidente la vocazione del Collio per i bianchi”.

Il friulano, infatti, è tra gli autoctoni non solo più prodotti, ma anche quello che poteva unire la partecipazione di tutti, con campioni di una certa annata più facilmente reperibili rispetto ad altre varietà.

Le degustazioni, con oltre cinquanta aziende e più di duecento etichette, hanno restituito un quadro di interpretazioni coerenti e vibranti, dalle versioni giovani, precise e fresche, fino alle annate più mature, dove emergono complessità e profondità sorprendenti. Il Friulano si conferma interprete sincero del Collio, capace di offrire eleganza, raffinatezza e versatilità gastronomica, esprimendo al meglio il legame tra suolo, clima e identità del territorio.

L’apertura istituzionale, ospitata nella Prefettura di Gorizia, ha visto la presentazione della ricerca “Collio Experience” di Nomisma Wine Monitor, che fotografa il Collio come una delle denominazioni italiane più riconosciute per la qualità dei suoi vini bianchi. Tuttavia, solo poco più della metà dei consumatori associa con certezza il nome Collio ai vini che già apprezza. Raccaro ha sottolineato: “La ricerca ci ha restituito una fotografia incoraggiante, ma ci ricorda anche che dobbiamo continuare a raccontare il Collio nel suo insieme, con la coerenza e la profondità che lo distinguono”. Numeri che confermano il potenziale del Collio non solo come denominazione di prestigio, ma come luogo di esperienza, dove la qualità del vino si intreccia alla cultura dell’accoglienza.

Il Collio, oggi, non deve cercare l’uniformità, bensì valorizzare l’armonia tra le sue diversità. Ogni vino dovrebbe esprimere l’identità del proprio vigneto all’interno di un linguaggio condiviso che lo renda riconoscibile. La forza del Collio sta nella capacità di far dialogare le sue molte anime, mantenendo equilibrio tra identità e trasformazione. È un territorio che evolve con consapevolezza, leggendo il presente senza rinunciare alla propria storia. Dietro il racconto tecnico emerge anche la consapevolezza di un territorio di confine, crocevia di popoli, lingue e culture, che conserva un’identità complessa e affascinante. “Il Collio è un mosaico di vigne e boschi: i vigneti sono il nostro giardino, ma il bosco è sempre lì accanto. È la nostra ricchezza, e vogliamo preservarla, mantenendo la dimensione artigianale delle nostre aziende”. Ha ricordato Raccaro.

Dalla ricerca emerge anche un dato che apre nuove prospettive per l’enoturismo: il 13% degli italiani appassionati di vino ha già visitato il Collio, ma il 40% dichiara di volerlo scegliere come prossima meta. Un potenziale enorme che il Consorzio intende valorizzare. “Il fatto di poter accogliere direttamente sul territorio è il valore aggiunto che ci sentiamo non solo di dover dare, ma anche di poter coltivare come opportunità concreta”. Ha aggiunto il presidente del Consorzio Tutela Vini Collio.

Il futuro, nelle parole del presidente, passa inevitabilmente per la sostenibilità: “Vivere la dimensione artigianale significa anche immaginare aziende che rispettino il nostro modo di vivere, il paesaggio, le relazioni, non solo i risultati economici”.

Collio Evolution diventa un’occasione di introspezione collettiva, in cui il territorio si riconosce come un organismo vivo e in trasformazione, espressione di una cultura legata alle colline, ai vigneti e ai ritmi naturali che le abitano. Se il Friulano rappresenta la memoria viva del Collio, il passo successivo guarda al Collio Bianco, chiamato a diventare la sintesi e la voce comune della denominazione. “È il vino che può tenere insieme le nostre varietà, i nostri suoli e il nostro modo di pensare il vino. Potrebbe diventare la nostra vera anima collettiva,” ha aggiunto Raccaro.

Accanto agli assaggi e ai momenti di approfondimento, la manifestazione ha ospitato la XVIII edizione del Premio Collio, dedicato al Conte Sigismondo Douglas Attems di Petzenstein, che ogni anno valorizza ricerche e narrazioni legate al vino e al territorio. Tra i riconoscimenti, quello a Laura Pacelli di James Magazine per l’articolo “Collio. Io sono Friulano” e a Matt Steeves di Quercus Vino, per un contributo che ha portato la voce del Collio oltre i confini nazionali.

“Il risultato di questa prima edizione è il frutto di un grande lavoro di squadra,” ha concluso Lavinia Zamaro, direttrice del Consorzio. “Collio Evolution ha mostrato la forza di una comunità unita e consapevole. Sarà un appuntamento stabile: vi diamo già appuntamento al 25 e 26 ottobre 2026.”

Collio Evolution segna l’inizio di un percorso condiviso, un invito a pensare insieme il futuro del Collio e a costruire un equilibrio duraturo tra le sue molte voci e visioni. Da qui riparte il racconto di un territorio che continua a evolversi, lentamente, come un vino che sa aspettare il suo momento migliore.

I Friulano più significativi secondo noi

Collio DOC Friulano 2024 Korsic Wines

Lineare e teso, chiude su un finale pulito e luminoso. Ancora giovane ma già esprime il suo potenziale

Collio DOC Friulano “Kai MCL” Riserva 2022 Paraschos

Denso e materico, potente ma raffinato. Un vino di intensità e complessità che avvolge il palato con profondità e autenticità.

Collio DOC Friulano 2022 Sturm

Strutturato e avvolgente, unisce eleganza e forza. L’equilibrio tra aromi fruttati e tensione salina regala un sorso pieno e appagante.

Collio DOC Friulano “Manditocai” 2022 Livon

Morbido e accogliente, intreccia frutta fresca e fiori bianchi in un abbraccio armonioso. Un classico del Collio, sempre impeccabile.

Collio DOC Friulano 2018 Raccaro

Equilibrato e dinamico, con accenti fruttati e tensione acida perfettamente calibrata. Sorso armonioso, di lunghezza, eleganza e fine persistenza.

Collio DOC Friulano “Skin” 2017 Primosic

Profondo e strutturato, esprime la forza della macerazione con eleganza. Ampio bouquet di spezie e frutta secca, sorretto da freschezza e vitalità.

Collio DOC Friulano 2016 Colle Duga

Vivace e salino, un bianco dalla personalità raffinata. Il finale sapido racconta con nitidezza il paesaggio collinare da cui nasce.

Collio DOC Friulano 2016 Komjanc Alessio

Sapidità mediterranea al sorso. Lineare e diretto, evoca il sale della terra e l’anima più schietta del Collio.

Collio DOC Friulano “Ronco delle Cime” 2014 Venica & Venica

Integro e solido, conserva purezza e freschezza sorprendenti. La sua complessità si apre lentamente, tra eleganza e lunga persistenza.

Collio DOC Friulano 2001 Carlo di Pradis

Straordinario e vitale, un vino che sfida il tempo. Equilibrio raro tra freschezza e profondità, con intriganti e calibrate sfumature speziate.

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