Marche: bilancio molto positivo per Vinitaly 2023

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Marche

Tre ministri e il premier in terrazza marche. Il bio conquista Cina e nord Europa

È un bilancio molto positivo quello delle Marche alla 55ª edizione di Vinitaly, che chiude oggi i battenti dopo quattro giorni di manifestazione particolarmente intensi, a detta degli operatori. I numeri della Terrazza Marche, location esclusiva sul “rooftop” del maxi-stand della Regione Marche, certificano oltre 600 bottiglie stappate per una presenza alle degustazioni libere dei vini marchigiani, che ha superato le 8.000 persone, tutte interessate alle 106 cantine regionali.

Appassionati, degustatori esperti, ma anche buyer italiani ed esteri, interessati ai vini Dop e Igp del vigneto Marche, apprezzato per la biodiversità e per l’alta vocazione al biologico, un elemento distintivo che sempre più rappresenta una leva di acquisto per i consumatori, dall’Italia al Nord Europa.

E proprio i numeri dell’organic Marche rappresenta uno dei vanti della Regione, che quest’anno a Vinitaly ha ricevuto la visita di tre ministri (Francesco Lollobrigida all’Agricoltura, Daniela Santanché al Turismo, Orazio Schillaci alla Salute) e del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ricevuti dal governatore Francesco Acquaroli e dall’assessore all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini. “Un segnale che conferma l’attenzione del Governo nei confronti del vino, dell’agroalimentare e del turismo quali fattori strategici per il Paese – sottolinea l’assessore Antonini -. In questo senso, la legge sull’enoturismo e le peculiarità delle nostre indicazioni geografiche devono essere lette come un potenziale di traino per l’economia del territorio”.

Focus bio. “Siamo ormai prossimi a raggiungere, con quasi sette anni di anticipo, gli obiettivi che la Commissione europea ha fissato per il 2030 in tema di incidenza delle superfici agricole biologiche sul totale coltivato, in quanto già oggi sfioriamo il 25% della Sau biologica – riassume l’assessore Antonini -. Sono numeri che pochi in Europa possono vantare e che raccontano una vocazione storica al biologico dell’agricoltura marchigiana”.

Anche il vigneto bio, cresciuto di oltre il 9% nell’ultimo anno, ha un’incidenza del 39,5% sul totale (6.991 ettari su un totale vitato di 17.687 ettari), con le province di Ascoli Piceno e Fermo che hanno superato il tasso del 46 per cento.

Biologico, biodiversità e sostenibilità saranno sempre di più i pilastri sui quali costruire una rete di marketing finalizzata a migliorare le performance di export del vino marchigiano, che con un +25,9% registrato nel 2022 (per un valore di oltre 75,6 milioni di euro) si colloca fra le migliori performance a livello nazionale. All’orizzonte, poi, investimenti mirati dalla giunta regionale per potenziare la logistica.

Vinitaly è stata anche l’occasione per presentare un nuovo corso per l’enoturismo, coinvolgendo direttamente le cantine e i sindaci, allo scopo di favorire la collaborazione tra pubblico e privato per sostenere l’incoming sul territorio marchigiano, apprezzato per l’arte, la cultura, il paesaggio, i piccoli borghi, il vino, il cibo e, naturalmente, il mare.

Particolarmente soddisfatti gli operatori. “Vinitaly 2023 è andato oltre ogni aspettativa, con un’affluenza inattesa e particolarmente qualificata, con buyer interessati e wine lover attenti alle peculiarità dei nostri vini”, commenta Michele Bernetti, presidente dell’Istituto marchigiano di tutela Vini (Imt).

Un interesse per il vino made in Marche che è stato confermato dai numerosi buyer esteri, che hanno visitato gli stand delle cantine marchigiane e la Terrazza Marche. “Grazie agli incontri organizzati dalla Regione, in collaborazione con Ice-Trade Agency – aggiunge Bernetti – siamo riusciti a incontrare gli operatori stranieri, riscontrando un vivace interesse da parte dei buyer provenienti da Cina, Canada, ma anche Nord Europa”.

Disco verde per Vinitaly 2023 anche per il presidente del Consorzio Vini Piceni, Giorgio Savini. “Siamo tornati alla normalità dopo gli anni del Covid e le aziende sono molto soddisfatte, anche perché l’approccio è stato costruttivo, con incontri organizzati in precedenza e molti visitatori qualificati e attenti al nostro mondo”, afferma Savini. A destare l’interesse dei buyer e dei partecipanti, in particolare, il mondo biologico e le aziende premiate o segnalate dalle guide del vino. “Abbiamo ricevuto indicazioni molto utili, che hanno confermato che quelle del biologico e della sostenibilità sono le strade giuste”, conclude Savini.

Food Brand Marche a Sol&Agrifood. Presenza vincente della Regione e degli operatori marchigiani a Sol&Agrifood, Salone internazionale dell’olio extravergine di oliva e dell’agroalimentare di qualità. “Per la prima volta – dichiara Alberto Mazzoni, direttore Food Brand Marche – grazie alla giunta regionale, abbiamo definito un nuovo rapporto di collaborazione con Amap, l’Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della Pesca, per rilanciare il marchio Food Brand Marche e favorire l’aggregazione e lo sviluppo di nuove politiche commerciali per tutti i prodotti certificati del nostro territorio”.

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