Il “fuoco” filo conduttore del secondo appuntamento a Sana 2021

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Dopo decenni di dominio della “chimica di sintesi”, la ricerca sulle sostanze naturali, di origine vegetale in particolare, rappresenta la sfida più avanzata e innovativa per l’industria che afferisce a tutti i settori e le tipologie produttive.

Per il consumatore di oggi, più attento e sensibile ai temi ambientali rispetto al passato, il “naturale” è una scelta responsabile, un modo per recuperare il proprio rapporto con la natura, il proprio equilibrio e l’armonia con l’ambiente in cui vive, nel rispetto dei principi della valorizzazione delle risorse ambientali e della sostenibilità.

Per la “politica” la transizione a una economia che nel “verde” trovi la sua forza è diventata una necessità: significa garantire la salute ed il benessere dell’uomo, degli animali e dell’ambiente e permettere di “trasmettere un pianeta “sano” alle generazioni future”.

SANA, il Salone internazionale del biologico e del naturale che, partendo dalla alimentazione, di questi temi si occupa da sempre, ha vissuto tutte le fasi di questa evoluzione subendone gli eccessi e le contraddizioni, ed è a tutti gli effetti la manifestazione che meglio rappresenta gli interessi di quanti si occupano “di salute e benessere al naturale”.

Le piante sono una riserva pressoché inesauribile di risorse: lo sfruttamento responsabile delle loro proprietà, sulla base delle conoscenze tradizionali e alla luce delle più recenti conoscenze scientifiche, offre illimitate opportunità alla ricerca anche in termini di sostenibilità e di transizione a una economia “verde”.

La Via delle erbe, iniziativa avviata da SISTE in collaborazione con l’associazione dei tecnici erboristi dell’Università di Torino ALTEA e con SANA, ha come finalità far conoscere il mondo delle piante, attraverso un percorso illustrato di immagini e di documenti sulla loro storia, le loro origini, gli usi tradizionali e il legame con il territorio per poi parlare di ricerca scientifica e delle proprietà di alcune delle specie vegetali tra le più significative tra quelle utilizzate nei prodotti per la salute ed il benessere.

Le piante scelte per la seconda tappa del percorso di conoscenza avviato in occasione di SANA Restart 2020 sono unite dal filo conduttore rappresentato dal FUOCO.

Ma quale relazione può esserci tra una pianta ed il fuoco?

È la molteplicità delle loro funzioni, l’energia con la quale sono in grado di coinvolgere tutti i nostri sensi, provocando sensazioni intense che vanno dal piacere al fastidio, estremi di una ambivalenza, che esprime, in un unicum olistico irrituale, positività e negatività.

In questa altra tappa de La Via delle erbe, il percorso dedicato alla conoscenza del magico mondo delle piante, l’approfondimento è dedicato ad alcune tra le specie vegetali che sono in grado di coinvolgere con forza i nostri sensi, svolgendo, nel contempo, funzioni volte a ottimizzare il nostro stato di benessere.

Piante che dalla cucina all’alta profumeria, rappresentano gli ingredienti preziosi e insostituibili di quel piacere dei sensi e della cura del sé che nel mondo vegetale trovano la principale fonte di approvvigionamento.

La ricerca per i sentieri del mondo delle piante che più rispondono a questi criteri, ha portato a scoprire e a voler condividere le conoscenze sulle proprietà, gli usi tradizionali e le applicazioni attuali di: Piper nigrum L. (Pepe) il “re delle spezie” ricco di componenti bioattivi dalle innumerevoli proprietà biologiche usato anche nei profumi, Capsicum annuum i cui frutti (peperoncini o Chili) sono usati fin dall’antichità in medicina, ma anche come aromi e coloranti naturali, Zanthoxylum Bungeanum o Zanthalene o Pepe di sichuan,  pianta impiegata da millenni nella medicina tradizionale cinese e ora anche nei cosmetici per le proprietà lenitive per la cute, Zingiber officinale Roscoe (Zenzero) alimento tradizionale usato in tutto il mondo, da sempre, nella medicina tradizionale cinese, ayurvedica e Tibb-Unani, Boswellia serrata Roxb. ex Colebr. la cui oleo-resina, conosciuta come Incenso indiano o olibano indiano, è impiegata in medicina, per usi religiosi, in cosmetica e negli integratori alimentari, Paullinia cupana Kunth, noto come guaranà, pianta brasiliana amazzonica dalle svariate applicazioni per i suoi interessanti effetti biologici,, Ilex paraguariensis A.St.-Hil., i cui infusi dalle foglie (Tè Mate) sono utilizzati da secoli dalle popolazioni indigene Sudamericane come bevanda e per scopi medicinali e il cui utilizzo in alimenti e integratori alimentari si sta diffondendo, Camellia sinensis (L.) Kuntze, dalle cui foglie si realizza una delle bevande più consumate al mondo il Te’ e che grazie ai suoi principi attivi è largamente utilizzato in integratori alimentari e cosmetici, per poi parlare di Theobroma cacao, il cioccolato, “cibo degli Dei” per i Maya”, dagli effetti fisiologici e benefici  per la mente ed il corpo ancora tutti da scoprire.

L’iniziativa “La Via delle erbe” si completerà, anche in questa edizione, con un importante convegno di approfondimento.

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