In etichetta l’origine degli alimenti: approvata la legge

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Un passo importante per valorizzare la produzione agroalimentare nazionale e consentire scelte di acquisto consapevoli ai consumatori. Stop agli inganni dei prodotti stranieri spacciati per Made in Italy

Diventa legge l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti per valorizzare la produzione agroalimentare nazionale e consentire scelte di acquisto consapevoli ai consumatori contro gli inganni dei prodotti stranieri spacciati per Made in Italy. Ad annunciarlo è il presidente della Coldiretti Ettore Prandini dopo il voto di fiducia alla Camera sul Dl Semplificazioni che contiene la norma che impone l’indicazione della provenienza. “È una nostra grande vittoria con l’Italia che si pone oggi all’avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell’informazione ai consumatori”, aggiunge Prandini nel ringraziare per il sostegno e l’impegno il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ed i parlamentari che hanno creduto in questa battaglia di civiltà.

La norma consente di estendere a tutti i prodotti alimentari l’obbligo di indicare in etichetta il luogo di provenienza geografica. Sono previste sanzioni in caso di mancato rispetto delle norme che vanno da 2mila a 16mila euro, salvo che il fatto costituisca reato.

L’obiettivo è dare la possibilità di conoscere finalmente la provenienza della frutta impiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della carne utilizzata per salami e prosciutti fin ad ora nascosta ai consumatori, ma anche difendere l’efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in via sperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso e pomodoro.

Secondo una ricerca di Beuc (l’organizzazione europea dei consumatori) il 70% dei cittadini europei (82% in Italia) vuole conoscere da dove viene il cibo sulle loro tavole, che diventa 90% nei casi di derivati del latte e della carne.

In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza in una situazione in cui ancora 1/4 della spesa degli italiani resta anonima. L’etichettatura di origine obbligatoria è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2001 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia.

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