Spreco alimentare, arriva il decalogo salva-cibo

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Secondo Coldiretti: “No a maxi spesa, bisogna leggere sempre le scadenze e preferire filiere corte”

Fare la lista della spesa, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare ogni giorno il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a km 0 e di stagione che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette degli avanzi, ma anche non avere timore di chiedere la doggy bag al ristorante. È il decalogo stilato dalla Coldiretti in occasione della Giornata contro lo spreco alimentare.

Il 71% degli italiani, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, ha diminuito o annullato gli sprechi nell’ultimo anno, mentre il 22% li ha mantenuti costanti, ma c’è anche un 7% che dichiara di averli aumentati. Tra le prime regole suggerite dalla Coldiretti, programmare la propria spesa facendo la tradizionale lista, ma anche prediligere acquisti ridotti ma più frequenti. La classica maxispesa quindicinale o mensile negli ipermercati aumenta il rischio di ritrovarsi nel frigo prodotti scaduti.

Fare poi la spesa a chilometri zero in filiere corte, con prodotti locali, secondo la Coldiretti, taglia del 60% lo spreco rispetto ai sistemi alimentari tradizionali. Occorre poi controllare sempre l’etichetta, in particolare la scadenza, distinguendo tra “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro il…”. Nel primo caso il prodotto va mangiato obbligatoriamente entro la data indicata, mentre il secondo riguarda il termine entro cui il prodotto mantiene le proprietà organolettiche e gustative, o nutrizionali specifiche in adeguate condizioni di conservazione.

Per evitare gli sprechi anche al ristorante non ci si deve vergognare di chiedere la doggy bag, la scatola che permette di portare a casa gli avanzi dei pasti consumati, usanza che ha conquistato un italiano su tre (33%) che lo fa spesso, mentre un altro 18% lo fa solo raramente.

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