In Trentino è la settimana del Dolomiti Food Jazz

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dolomiti food jazz
L'immagine tratta dalla pagina facebook di Dolomiti Ski Jazz

Cibo e musica si fondono in un evento unico in Val di Fiemme. Dall’8 al 16 marzo nell’ambito del ventennale del Dolomiti Ski Jazz

TRENTINO. Buona musica che accompagna il buon cibo. È iniziato l’8 marzo il Dolomiti Food Jazz 2019, l’evento che mescola i sapori della Val di Fiemme all’atmosfera intima e incantata tipicamente offerta dalla musica jazz. La manifestazione, nata nell’ambito della tradizione ormai ventennale del Dolomiti Ski Jazz, torna per il secondo anno consecutivo ad arricchire il festival principale. Fino al 16 marzo dieci dei più talentuosi chef della zona si confronteranno con i giganti del jazz e i loro stili musicali provando a dimostrare che la classica cucina della Val di Fiemme può essere esaltata e rispettata anche passando dalla sperimentazione e dall’innovazione.

Accanto al cibo e alla musica, ovviamente, non mancheranno le birre e i vini del Trentino, pronti a partecipare a quella che gli organizzatori hanno definito una vera e propria “esibizione di gusto”.

Questo il menù dell’evento

Al Ristorante Orso Grigio di Cavalese, per la durata della rassegna enogastronomica, la cucina omaggerà l’inconfondibile pianista canadese Oscar Peterson. È in suo onore che verrà servito l’Oscar Peterson Trio: tre focacce di mais, saraceno e patate con una mousse di ricotta e pecorino e luganega, accompagnate da una zuppa di Gewürztraminer con cuore di fonduta di formaggio “Fiemme”. Il tutto è completato da un calice di Gewürztraminer della Cantina Alfio Nicolodi, uno dei vini più fieri della Val di Cembra, territorio confinante.

All’Osteria La Cantinetta di Varena si serve lo Struttin’ with Some Barbecue: ravioli di segale fatti in casa con ripieno di crauti e Formae Fiemme di Malga, in omaggio all’omonima canzone interpretata da Louis Amstrong. Ad accompagnare il piatto, è un calice di Santa Maddalena della tenuta Griesbauerhof.

Al ristorante Maso dello Speck di Daiano la specialità scelta per l’occasione sono i canederli fatti in casa ai formaggi di Fiemme (il Fontal del Caseificio di Cavalese e il Puzzone di Moena del Caseificio di Predazzo) serviti con burro fuso e Trentingrana. Il piatto si ispira allo stile New Orleans jazz suonato dai bianchi. La nota alcolica di questo piatto è data dalla birra rossa Larixbier del Birrificio di Fiemme.

Il Ristorante Miola di Predazzo dedica invece il suo piatto a Love and Kisses, il brano cantato da Ella Fitzgerald che durante il festival si incarna in una torta al cioccolato e ricotta del Caseificio di Predazzo con caffè di Balos de Capriana. Il vino suggerito per questo dessert è il Passito di San Martim di Grigoletti.

Al ristorante la Primoteca di Predazzo si può gustare il Chattanooga Choo Choo, piatto ispirato al brano scritto da Mack Gordon e portato al successo da Glenn Miller. La portata è semplice ma gustosa: gnocchi di polenta con fonduta di Fontal di Cavalese. Il vino è un calice di Gewürztraminer della Cantina Villa Corniole.

Il Rifugio Passo Feudo di Predazzo fa il suo omaggio alla Regina del Soul per eccellenza, Aretha Franklin, servendo un filetto di maiale ripieno al formaggio Puzzone con tortino di polenta e patate. La Cantina Endrizzi onora la cantante americana con il suo Masetto bianco.

Il ristorante hotel Zaluna di Predazzo accende i riflettori su Billie Holiday con un flauto in crosta di pane ripieno di Fontal di Cavalese con fiammiferi di verdurine su insalata fiorita. Per il vino si è optato per un Müller Thurgau “Palai” Pojer e Sandri.

A Passo Rolle, Capanna Cervino ha scelto di dedicare la sua specialità al celebre jazzissta Charlie Parker. Il suo nome è stato dato a un nido di polenta con formaggi fusi di Fiemme e Primiero, fra note di marmellata di mirtillo rosso e un calice di vino rosso trentino.

Alla Baita Ciamp dele Strie di Bellamonte si possono gustare canederli allo speck con fonduta di formaggi di malga: Puzzone, Puzzone Riserva e Fontal di Cavalese. Per completare la serata, si può sorseggiare la Birra Chiara del Birrificio di Fiemme.

Al Rifugio Capanna Passo Valles, infine, si può assaggiare una rivisitazione di un piatto tipico della tradizione fimmese, la fonduta al “Formae Val Fiemme stagionato” del Caseificio di Cavalese, con un cambio di ritmo dato dai profumi di porcino e la dadolata di polenta fritta. Da bere, si suggerisce la birra “Keller di Fiemme” alla spina.

Un festival diffuso insomma, dove tutto il territorio diventa location e l’atmosfera si diffonde rapida per la valle. In più, più di sessanta artisti si esibiranno sul palco della manifestazione.

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