Mostobuono con la Nerano porta i sapori della Costiera in città

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Nel nuovo menu dello chef Siesto l’omaggio allo stellato Alfonso Caputo di Taverna del Capitano

CAMPANIA. Un’estate all’insegna dei sapori della Costiera per il ristorante-vineria vomerese Mostobuono creato da Davide Schiano Lo Moriello e Paolo Del Franco. Il recente arrivo ai comandi delle cucine del locale partenopeo del giovane chef Antonio Siesto, che dopo le esperienze giovanili a Londra nelle brigate di Gordon Ramsey e di Jamie Oliver ha vissuto la sua tappa professionale più importante in quel di Nerano alla Taverna del Capitano con lo chef stellato Alfonso Caputo, ha portato una chiara impronta mediterranea nella proposta di Mostobuono.

A riprova di quanto l’esperienza al fianco di Caputo sia stata fondamentale nel suo percorso professionale, Siesto ha scelto di inserire nel menu estivo, in omaggio al suo maestro, gli Spaghetti alla Nerano. Un piatto classico della cucina napoletana con zucchine e “capuzzelle” di provolone del monaco tanto apprezzato anche da Totò ed Eduardo De Filippo. Molto mediterraneo anche il Cannolo di mare con gamberi, ricotta e crema di zucchine. Tra gli altri piatti da tenere d’occhio ci sono gli Intrecci fritti con calamaro, patata e salsa ai due peperoni e la Mescafrancesca con piselli, burrata, limone e nocciole di Giffoni.

Spaghetti alla Nerano

Il locale

Da un’idea di Davide Schiano Lo Moriello e Paolo Del Franco nel 2016 nasce, nel quartiere napoletano del Vomero, Mostobuono, un ristorante vineria dall’atmosfera vintage, in linea con i trend degli allestimenti europei più di successo. Il concept è, infatti, figlio delle esperienze all’estero di Davide e Paolo. Aperto a pranzo e cena, già dall’aperitivo alle 18.30, Mostobuono è predisposto naturalmente al clima familiare e molto informale.

La scelta gastronomica è molto territoriale e soprattutto stagionale, con un menu che si rinnova di frequente, dalla radice tradizionale e mediterranea ma con un occhio sempre attento alle novità provenienti dalle cucine estere. La carta dei vini che annovera circa 100 etichette dai ricarichi contenuti abbraccia tutte le regioni d’Italia, con un’attenzione particolare alla Campania.

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