Todi DOC

0
uva

Il vino Todi DOC è un vino prodotto nella provincia di Perugia nella Regione Umbria

La denominazione di origine controllata Todi è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie: bianco; rosso, anche nel tipo superiore; Grechetto, anche nei tipi superiore e passito; Sangiovese, anche nel tipo superiore; Merlot, anche nel tipo superiore.

I vini a denominazione di origine controllata Todi devono essere ottenuti dalle uve prodotte dai vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:

Todi bianco:

Grechetto: minimo 50%; massimo 50% altri vitigni a bacca bianca provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione per la Regione Umbria.

Todi rosso:

Sangiovese: minimo 50%; massimo 50% altri vitigni a bacca nera provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione per la Regione Umbria.

Todi Grechetto o Grechetto di Todi:

Grechetto: minimo 85%; massimo 15% altri vitigni a bacca bianca, con esclusione di quelli aromatici, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione per la Regione Umbria.

Todi Sangiovese o Sangiovese di Todi:

Sangiovese: minimo 85%; massimo 15% altri vitigni a bacca rossa provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione per la Regione Umbria.

Todi Merlot o Merlot di Todi:

Merlot: minimo 85%; massimo 15% altri vitigni a bacca rossa provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione per la Regione Umbria.

Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti destinati alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata Todi devono essere quelle tradizionali della zona di produzione e, comunque, atte a conferire alle uve ed ai vini derivati le specifiche caratteristiche di qualità.

Pertanto, sono da considerare idonei i vigneti ubicati in terreni di favorevole giacitura ed esposizione, rientranti nella fascia altimetrica compresa tra 150 e 600 m s.l.m., esclusi i terreni di fondovalle.

[table id=1197 /]

Articolo precedenteVenerdì Santo, le processioni e gli eventi religiosi più “forti” d’Italia
Articolo successivoJolanda de Colò presenta a chef e ristoratori le nuove specialità alimentari del 2022

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.