L’Hommée di Roger Coulon, lo champagne che unisce l’essere umano al suo passato

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Roger Coulon

Da cinque storici Premier Cru di Vrigny e dall’audacia di piccoli vignerons, un grande vino che guarda al futuro della viticoltura

L’Hommée è lo Champagne Roger Coulon da terroir storici della Montagne de Reims, a Vrigny, che Isabelle e Eric Coulon hanno ricevuto in eredità insieme alla maestria coltivata in otto generazioni di vignerons. Lo Champagne prende il nome da un’antica unità di misura della terra, di epoca prenapoleonica, usata per indicare l’area del vigneto che un singolo uomo era in grado di lavorare in un giorno. Un nome intriso di storia che tesse un filo rosso con il futuro se si considera lo stile e l’approccio della famiglia Coulon alla viticoltura e alla produzione. Eric e Isabelle difendono quotidianamente la denominazione per consegnarla integra e sana ai loro figli e a chi li seguirà. Per farlo adottano scelte radicali che iniziano in vigna, con la conservazione della naturalità del suolo, proseguono in cantina con le fermentazioni da lieviti presenti sulle bucce, e arrivano a lunghissimi affinamenti – almeno il doppio del minimo legale di 15 mesi – per garantire la qualità e l’ottimale maturità dello Champagne.

Roger Coulon

“Prendo la vigna così com’è, con il suo passato e il suo presente – dichiara Eric Coulon – La prendo nel suo insieme e mi adatto a essa: moderando i suoi eccessi e regolandone l’equilibrio può dare il grande Champagne che questo terroir eccezionale consente”.

Così nasce L’Hommée, blend 60% Chardonnay e 35% Pinot Nero da Village Premier Cru in cui risiedono i terroir più storici ed emblematici del vigneto Roger Coulon. Le viti sono allevate in regime rigorosamente biologico e agroforestale, basato sull’osservazione, la comprensione e il rispetto degli equilibri naturali. Per questo motivo a determinare la scelta e la proporzione delle uve che compongono la cuvée è l’andamento bioclimatico di ogni anno. Le piante si trovano a un’altitudine tra i 150 e i 230 m s.l.m. e presentano un’età che va dai 30 ai 50 anni.

Roger Coulon

Alla vista L’Hommée presenta bolle sottili, dal lento ascendere, che evidenziano un colore dorato e brillante. Al naso fanno breccia le note di brioche e burro, ciliegia, lampone, spezie e vaniglia. In bocca lo Champagne giunge preciso e ben bilanciato, con finale lungo e avvolgente.

Roger Coulon

Poco meno di cento particelle, tutte Premier Cru, che giovano di suoli e microclimi diversi, per una ricchezza aromatica autentica. Qui le viti hanno un’età media di 40 anni, la particella più vecchia è del 1924 e una, dal nome Les Linguets, venne piantata nel 1953 a piede franco, su un suolo sabbioso capace di impedire lo sviluppo della fillossera.

Eric Coulon

L’azienda Bellenda crede che il confronto sia il modo migliore per progredire. Per questo all’attività vitivinicola affianca l’importazione di vini e storie che incontrano la sua visione dell’universo enologico e umano.

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