Il presidente di Cantina di Solopaca, tra le più grandi cooperative agricole della Campania, presente all’iniziativa “Sannio Falanghina” Città europea del Vino 2019
BENEVENTO. “Sannio Falanghina” Città europea del Vino 2019 passa anche attraverso le grandi cooperative agricole, come Cantina di Solopaca, tra le più antiche realtà della Campania. Con circa 120 mila ettolitri di vino prodotti è ai primi posti nella produzione regionale. Città europea del Vino 2019 è il riconoscimento ricevuto dai comuni di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Torrecuso per l’intero territorio a cui si è dato il nome di “Sannio Falanghina”.
Al presidente di Cantina di Solopaca Carmine Coletta abbiamo chiesto cosa significa per il Sannio premio di Recevin – la rete europea delle Città del Vino.
“Evento importantissimo per il nostro territorio, perché come si è detto sono dei riflettori importanti che possono mettere in luce le bellezze del nostro territorio. Noi produciamo vini di alta qualità ma il territorio non è ancora conosciuto bene. Queste iniziative servono a questo, a far venire pubblico che può apprezzare le bellezze che abbiamo”.
Un’iniziativa importante che permette ai vini campani e alla Falanghina in particolare di assurgere al panorama europeo.
“La Falanghina è l’uva regina del nostro territorio con la quale si può fare tutto. Si presta alla spumantizzazione, ai vini fermi, come ai passaggi in barrique. Ma se non la conosciamo, se non riesce a raggiungere i mercati esteri, nessuno può apprezzare al meglio le sue qualità. Quindi queste iniziative fanno sì che la Falanghina sia conosciuta ovunque e il nostro territorio possa essere annoverato tra i territori blasonati della vitivinicultura italiana”.